Enea con la sua gente è spinto dalla tempesta sulle coste del Lazio. Si salva a stento e giunge alle foci del Tevere, ove si accampa. Turno, re dei Rutuli, gli è nemico, ma il re Latino lo accoglie come un ospite di sangue reale e offre in dono ad Enea la terra che egli ha scelto. Lavinia si innamora dell'eroe, ma Turno prima lancia contro i Troiani un gregge di bufali, poi con un inganno induce alcuni Troiani ad uccidere i servi del Bosco Sacro per aver motivo di assalirli e poi accusarli di sacrilegio e di omicidio. Dopo una gara in cui Turno deve cedere al valore di Enea, questi riesce con la menzogna ad aizzargli contro il popolo latino. La guerra fra i latini e la gente di Troia è lunga: ad Enea sono fedeli Pallante e i suoi. Turno muove più volte i suoi armigeri all'assalto: Camilla, regina dei Volsci, perde la vita. Enea mosso a pietà da tanti lutti propone di decidere la battaglia in un duello mortale fra sé e Turno. Questi è ucciso.